Sono passati parecchi anni da quando
hai cominciato a suonare nella LDO, saresti pronto a rifare quest'
esperienza?
Sicuramente sì. Questa esperienza
ha riempito molto positivamente la mia giovinezza e mi dà
soddisfazioni anche adesso.
Quando è nata la tua passione
per la musica?
Non c'è stato un momento preciso.
Ricordo soltanto che verso l'età di 12 anni ho voluto
iniziare a studiare pianoforte. All'ora in casa mia non c'era
nessuno strumento musicale e quindi andavo ad esercitarmi presso
conoscenti che possedevano per l'appunto un pianoforte.
Mi piacevano tutti gli strumenti e tutti i tipi di musica, ciò
nonostante sono cresciuto e mi sono formato con la musica classica
o classicamente intesa.
Quando si trattò di costituire un gruppo rock ebbi qualche
titubanza pensando di non essere all'altezza ma da subito mi
trovai a mio agio con i miei compagni d'avventura.
Ti hanno sempre appoggiato i tuoi genitori?
Sì certamente. Essi hanno sempre
avuto fiducia in me, facendo quanto possibile per permettermi
di dedicarmi alla musica. Ricordo il notevole sforzo economico
che fecero per acquistarmi il pianoforte, per esempio. Inoltre
non hanno mai ostacolato le mie esperienze musicali che dividevo
fra l'ambiente rock e quello della musica sacra, tenendoli ben
distinti naturalmente.
In passato hai condiviso la postazione
alle tastiere con Francesco Andreoli, come vi suddividevate le
parti?
Lui faceva le sue e io le mie! Scherzi
a parte, avevamo delle tastiere con timbriche diverse e a seconda
di cosa richiedeva il pezzo venivano suddivise le parti.
Ognuno aveva le sue tastiere o ne avevate
alcune in comune?
Praticamente usavamo entrambi tutte le
tastiere disponibili, non era un problema il fatto che una tastiera
fosse dell'uno o dell'altro.
E' stata una bella esperienza l'aver condiviso con Francesco
la sezione tastiere, per me ciò ha costituito sicuramente
un arricchimento professionale oltre al legame di amicizia che
si è instaurato.
Nel vedere certe foto sembra che la sezione
tastiere di allora fosse ben fornita, quante e quali tastiere
usavate?
In quel periodo avevamo a disposizione
un sintetizzatore di suoni, un organo Hammond, un pianoforte
digitale e tastiere multiregistro come l'Opera 6 e la Crumar.
Ora usi una strumentazione abbastanza
moderna, come la gestisci?
Non è che sia moderna ormai, tuttavia
soddisfa quasi completamente le esigenze di questo periodo. Per
certi effetti uso un sintetizzatore di suoni mentre come base
utilizzo una tastiera Roland D10, che ha una timbrica abbastanza
variegata, completata da una tastiera di supporto, una Korg,
che uso individualmente o via MIDI collegata alla Roland D10.
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