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Mostra di Pittura

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Dipingere per me significa scoprire.
Andare oltre ció che sono. Significa rispettare ad ogni costo ciò in cui credo.
Non esiste per me una scoperta se non è passata attraverso la mia esperienza, attraverso il lavoro dei sensi e dei sentimenti.
Occorre molta pazienza, magari per non ottenere nulla. Ma non tutto e perso, perché oltre il lavoro, in una sfera più intima, arriva sempre qualcosa che poi ha il suo ritorno nel vivere quotidiano.
Sono frammenti, probabilmente inafferrabili, a volte anche frustrazioni, che risvegliano in me lo stupore, il mistero della vita, indicandomi una direzione che ritengo possa dare un "senso" anche quando mostra l'esistenza in tutta la sua fragilità o in tutto il suo orrore.
In questo contrasto, avverto la necessita di "provare a fermare" ciò che in ogni attimo mi sfugge.
Non capisco i significati della realtà, ci nuoto dentro, mi tengo a galla.
Non credo che la pittura si possa raccontare, io non ne sono capace.
Per quanto mi riguarda sono felice di incontrarla, di viverla, di sottrarle delle sensazioni, delle idee che mi aiutano a scoprire qualcosa di nuovo. A volte, immagino di essere dentro ad un dipinto, fermo, sospeso nel tempo ad osservare ciò che fuori vive. E' come vedersi.
Trovo affascinante e misterioso il fatto che ognuno di noi si soffermi di fronte ad una stessa immagine, unica, e che possa scoprire qualcosa di diverso da quello che un attimo prima un altro passando aveva visto.

Enrico Maria Rossi

 

Hanno detto di lui

E' stata inaugurata sabato 16 settembre la mostra dei pittore Enrico Maria Rossi e presentata, presso la Sala delle Tele, dalla dottoressa Antonella Busseni. La mostra è stata allestita nella screstia dell'ex Convento domenicano e ospita diversi quadri dei pittore, che espone per la prima volta a Calvisano.
Sono quadri molto belli, dai colori dlicati e tenui, caldi e luminosi: nature morte, vasi di fiori con delicate trasparenze, paesaggi, cesti di frutta, ritratti. Sono opere d'arte, ma anche parte autentica della vita quotidiana. Bellissimi i volti femminili, pochi ma sufficienti per far emergere la bellezza e la fierezza femminile. E poi il ritratto dolcissimo della nonna, con quello sguardo profondo che va dritto all'anima.
Enrico Maria ci ha fatto dono di alcune sue riflessioni, che ci aiutano ad accostarci alla sua pittura con partecipazione intensa.
"Dipingere per me significa scoprire. Andare oltre ciò che sono. Significa rispettare ad ogni costo ciò in cui credo. Non esiste per me una scoperta, se non e passata attraverso la mia esperienza, attraverso il lavoro dei sensi e dei sentimenti".
... "Ovvero la necessità di 'provare e fermare' ciò che in ogni attimo mi sfugge.
..."A volte immagino di essere dentro un dipinto, fermo, sospeso nel tempo ad osservare ciò che fuori vive. E come vedersi".
Ed infine "Trovo affascinante e misterioso il fatto che ognuno di noi si fermi d fronte ad una stessa immagine, unica, e che possa scoprire qualcosa di diverse da quello che un attimo prima un altre passando aveva visto".
    Piera D'Adda
(Da "La Voce di Calvisano", Ottobre 2006)

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